Il tempo era brutto, peggio di ieri. La sera era arrivata una gran perturbazione ed era pieno di warning e bollettini meteo poco promettenti. Fronti da ovest, fronti da est, tutto che si muoveva verso Palm Beach. Decidiamo di aspettare. Dalle 17 alle 23 ogni ora e mezza ho chiamato il briefer e ho sperato in un cambiamento del tempo. Finalmente alle 23.30 siamo uscite di casa alla volta dell'aeroporto per andare a prendere il mio caro aeroplanino.
Sfortuna delle sfortune, il tipo che aveva prenotato l'aereo prima di me aveva deciso di prenderlo dopo il temporale, quindi quando avrei dovuto prenderlo io. Non ho voluto discutere, in mezzo ad un campo a mezzanotte; gli ho lasciato l'aereo e mi sono diretta verso un altro C172SP senza glass cockpit. Strumentazione analogica quindi stasera.
Preparare il cockpit e controllare l'aereo, con solo una torcia rende le cose piu' difficili, ma alla fine non e' molto diverso. Certo, ci si rende conto che il livello dell'olio e' piu' difficile da controllare e che se si scrive con una penna rossa sul piano di volo, con la luce rossa e' come se non si fosse scritto niente :-) Avevo messo qualche commento o numero "speciale" in rosso. Tutti spariti! OK, ho rinunciato al buio e ho acceso la luce bianca.
La clearance, ground e torre sono controllate da un'unica persona. Ho chiamato e senza molta attesa mi sono ritrovata al run-up. Ho chiesto il radar following, cosi' mentre voliamo ci sara' un'occhio in piu' che vigila per noi. Appena ci si ritrova sulla pista ci
si rende conto di che meraviglia sia volare la notte. La pista tutta illuminata sembra piu' grande e ci si dimentica di essere in un piccolo C172.
Il decollo e' fantastico, si vede tutta la citta' sotto, l'aeroporto illuminato e le piste. Davanti il nero del mare.
Il piano di volo prevedeva 4 checkpoints visivi e l'ausilio del VOR per rimanere comunque consapevole di dove fosse la direzione dell'aeroporto di destinazione (KSUA). Il mio corso era infatti stato prudentemente tracciato in referenza al VOR :-)
La notte si vola molto meglio, non c'e' il caldo che crea mille correnti ascensionali e vuoti d'aria. L'aereo e' stabile, performa meglio ed e' docile ai comandi. E' stato tutto come programmato. I tempi d'arrivo ai checkpoint cronometrati e precisi come da preventivo. L'arrivo all'aeroporto, una scoperta. L'aereoporto si vede poco arrivando da distante. Pensavo che le piste sarebbero state piu' definite, invece non e' cosi' perche' le luci sono direzionali e si vedono solo quando si e' allineati. Arrivando quindi da sud non si vedeva che il beacon dell'aeroporto: bianco, verde. Trovata la pista sapendo come era allineata, mi sono preparata a virare in base e quindi in finale.
Durante il pre-landing ho acceso le landing lights, ma.......mi sono dimenticata che erano bruciate. Purtroppo non ho avuto la prontezza di riflessi di accendere le luci di taxi, quindi mi sono ritrovata ad atterrare sulla pista senza centerline illuminata e senza landing lights. Interessante. Sono atterrata senza problemi pur non vedendo la pista, ma e' chiaro, si atterra riferendosi al fondo della pista e non al pavimento che c'e' subito sotto l'aereo.
Un attimo per bere un sorso d'acqua, taxi back e decollo per tornare a casa, Fort Lauderdale (KFXE). Il volo di ritorno e' stato piu' rilassato, non ho seguito proprio i checkpoint, ho preso come riferimento l'autostrada e sono arrivata direttamente in base all'aeroporto. Il reil rende l'aeroporto molto professional e molto piu' semplice da identificare. Erano le 3 am, ero forse un po' stanca, sono arrivata veloce e sono rimbalzata una volta prima di riprendere l'aereo e farlo atterrare dolcemente. Per un momento ho proposto all'istruttrice di fare un paio di touch and go notturni, ma poi ho cambiato idea, ero decisamente troppo stanca.
Finalmente mission accomplished! :-)
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