Oggi la giornata e' cominciata con una bella pausa al mare. Ogni tanto ci vuole un po' di relax. Il tempo era perfetto, soleggiato, ma non troppo caldo. Andare in spiaggia la mattina presto e' piacevole in quanto fino alle 10.30 non arriva proprio nessuno e ci si gode l'oceano e il suo rumore rilassante. La mattina presto la spiaggia e' popolata da gente che cerca momenti di relax; passeggia, corre, legge un libro o raccoglie conchiglie. C'e' silenzio e rispetto. Non ci si mette troppo vicini gli uni agli altri.
Ci sono delle aree recintate con nastro giallo, tipo "crime scene, police department, don't cross" e nessuno ci si avvicina. All'interno di quelle zone recintate ci sono le uova delle tartarughe marine che ancora si devono aprire. Ogni tanto se ne schiudono a quanto pare, e le tartarughine vengono seguite e controllate a vista in modo che non si perdano.
Verso le 10.30 inizia il "secondo tempo". Arrivano i classici tipi da spiaggia che noi tutti ben conosciamo e che individuiamo anche sulle spiaggie di Roma. Carrellini carichi di lettini, tavolini, ombrelloni, contenitori frigo che trascinano sulla sabbia. Arrivano urlando, apparecchiano 20 mq di spiaggia con tutti i loro ammenicoli e puntualmente accendono la musica a tutto volume. A questo punto la spiaggia diventa un po' meno tranquilla. Persino le aree delle tartarughine vengono travolte; questa gente pare prediliga mettersi accanto a queste aree, non capisco il perche'.
Comunque a mezzogiorno volavo, quindi mi sono diretta verso la scuola per iniziare le operazioni di prevolo mentre aspettavo l'istruttrice che tornava da un cross country di 5 ore. Una giornata lunga per lei, iniziata alle 6.30am. Come al solito tutti i piani di training dell'istruttrice vengono spiazzati dalla mia predilezione per i touch and go. Voglio imparare ad atterrare in ogni situazione: short field, soft field, vento al traverso, senza motore. Non voglio fare altro fino a quando non sono perfettamente sicura di poter fare tutti questi diversi atterraggi. E oggi, dopo tutti questi esercizi, credo di poter essere un po' piu' soddisfatta dei risultati. Riesco a controllare l'aereo un po' di piu' ogni giorno. Non mi sfugge piu' troppo di quota mentre cerco di fare il circuito e non mi collassa al suolo mentre cerco di fare la flare per atterrare :-)
Oggi poi mi sono particolarmente divertita ad atterrare senza motore, simulando l'avaria in sottovento. Ogni tanto mi toglievo il motore anche in quota per provare a vedere come ci si prepara per mantenere la quota piu' a lungo possibile senza motore, in caso ne dovessi avere necessita' per davvero. E' importante imparare a conoscere il proprio aereo.
Particolarmente divertenti sono stati anche i decolli, simulando il soft field. Volantino tutto tirato al petto e massima potenza. Il muso alzato da terra ma tenuto dolcemente giu' fino a quando non e' il momento di iniziare a prendere quota.
Alla fine sono rimsta attorno all'aeroporto di Pompano per oltre 2 ore a giocare con gli atterraggi e i decolli e non sarei tornata se non ci fosse stata un'altra persona in attesa dell'aero! Povero controllore, tutto il pomeriggio a guardarmi e a darmi le clearance per il touch and go. Eppure, quando siamo andati via e ho ringraziato il controllore per la pazienza: "thank you for the touch and goes sir!" ,lui ha risposto "it has been a pleasure, come back to see us again!"
Americanoni...... :-)
2 comments:
Brava Robertina.
La biografia di Charles Lindberg racconta di come da autodidatta avesse perso un giorno intero soltanto per decollare ed atterrare: altre macchine, biplani e campi di grano, comunque la procedura sembra corretta: ancora un po' cosi' e potrai tornare a Roma direttamente con il tuo aeroplanino trasvolando l'atlantico!
Anche io sto facendo un po' di pratica di navigazione...nel tuo blog intendo: e' piacevole leggerti;
ma dove trovi il tempo di aggiornare il racconto inserendo pure le foto?
Grazie per il commento e per aver letto il mio blog, ma potevi firmarti no? :-)....anche se credo di aver capito chi sei :)
Comunque in effetti tra il volo, lo studio e il blog non mi rimane molto tempo libero. Pero' non mi lamento, sto facendo quello che piu' mi piace: volare :)
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