
Ricordo il viaggio con simpatia. Il posto era ottimo, fila 16 subito dietro la Business class. Molto spazio per le gambe. A fianco a me un'americana che parlava italiano. So che parlava italiano perche' ha letto un libro in italiano, ma non ha proferito parola per tutto il viaggio, nemmeno un "ciao". Non ha mangiato, ha letto 1 libro intero, roba di fantascienza americana, e ha bevuto un paio di bicchieri d'acqua. Un 'aliena: 9 ore!!!
Tutto il tempo con le cuffiette dell'Iphone. Quando siamo atterrati si e' scapicollata per prendere la sua borsa e si e' messa in fila per uscire come se fosse di super fretta. Per me una pazza con qualche fobia. Dietro, non parliamone nemmeno, una coppia di vecchietti rumorosissimi che ridevano vedendo la tv e che mi rompevano le scatole perche' abbassavo il sedile. Fa niente, sono rimasta calma e non ho nemmeno risposto. Mi sono letta il mio libro quiz PPL.
Non ho visto nemmeno un po' di cielo durante il volo perche' la psicopatica stava davanti al finestrino. Tra l'altro, l'unico finestrino aperto durante tutto il viaggio, anche durante periodo di buio artificiale.
Bene, siamo arrivati a Newark in perfetto orario nonostante il vento contrario a 120kmh. Ma questi venti sono normali nell' emisfero occidentale, al ritorno ci saranno propizi. Ecco il mio aereo, stanno scaricando le valigie. L'aeroporto e' enorme, inutile dirlo, si inizia a camminare per arrivare all'immigrazione, ho 3 ore di tempo prima della partenza dell'aero per Dallas. Non ho fretta, mi muovo con calma e faccio molte foto. E' bello essere tornata di nuovo negli USA dopo tanto tempo.
Continuo a fare foto, fotografo di tutto, voglio tanti bei ricordi....pero' ad un certo punto metto a fuoco e cosa vedo?

Welcome to the United States: "No Cell Phone use - No Photos - No Smoking"
E io? Li' davanti alla telecamera che fotografavo di tutto di piu'. Inutile dirlo l'ho subito riposta e mi sono messa in fila nell'enorme sala dove l'immigrazione approvava i visti. Lo stesso cartello che esortava a non usare il cellulare era ripetuto ogni 2 metri e sull'aereo ci avevano detto di tenerlo spento mentre si stazionava nell'area dell'immigrazione. Meglio seguire le regole....
Dopo una lunga fila arriva il mio turno. C'e' un poliziotto sudamericano che mi fa le domande di rito. Quanto rimani, dove vai, sei sola? AH! Come mai sei sola? Vabbe', impronte digitali, fotografia alla faccia e un piccolo reminder "don't stay after october, or we'll come after you!!!"
Ok Sir, yes Sir, don't worry Sir...I know :-)
Bene, procediamo verso l'aereo per Dallas. Ritiro la valigia, passo un ulteriore check. No, non ho portato salami e frutta Sir...enjoy your stay Ma'am. Si parte alle 20 e quasi quasi non ho tempo per arrivare al mio aereo. E meno male che pensavo che 3 ore fossero necessarie.

Eccomi sul mio aereo, un 737-200 con winglets. Il viaggio per Dallas e' stato davvero massacrante. Ero stanca e l'aero era gelido. Mi sono fatta dare 2 copertine ma non sono riuscita a riscaldarmi. Anche qui sono stata deliziata da uno psicopatico. L'unico dell'aero con la luce accesa, davanti a me. Eravamo in 30 in tutto l'aereo. Si e' bevuto 3 birre in 3 ore e ha pagato 15$. Vuoi bere un birra? 5$!
In omaggio 1 pacchetto di noccioline e un bicchiere di aranciata.
E non ti danno nemmeno le salviettine per pulirti le mani. Per fortuna me ne ero portate un po' da casa. Ho il mio fornitore :)
Ho dormicchiato un po', ero davvero stanca.
Ore 23 finalmente si atterra a Dallas Fort Worth. In anticipo.
Arriviamo a ritirare le valigie, suona il buzzer del tapis roulant, escono 2 valigie e si blocca il nastro trasportatore. Tutti ad aspettare. Scorgo la valigia in alto, e' la mia....attendo.
Nel frattempo aprono un altro girello, anunciano che le valigie scenderanno di la', io rimango, guardo la mia valigia intrappolata la' nel mezzo del girello assieme ad altre 2 valigie. Sale un uomo e la "libera". La prendo, ma....non era la mia....sigh! Era identica ma non era la mia!
Beh, la mia non c'era. Valigia persa. Faccio subito un claim, voglio andare in hotel, non ho tempo da perdere, ho sonno!
Non trovo il pulmino che mi dovrebbe portare allo Hyatt. Beh, ti credo, e' mezzanotte. Il terminal e' deserto. Siamo arrivati giusto noi, siamo rimasti giusto io e pochi altri. Trovo un courtesy phone. Chiamo. Ok, cinque minuti e mi vengono a prendere. Per fortuna sono stati di parola.

La reception era piena di preti afro-americani di una chiesa che non ricordo. Sembrera' un
cliche' ma avevano quasi tutti un take away con fried chicken. Non vi dico l'odore di pollo fritto nella hall dello Hyatt. Comunque, 2 minuti e sono in camera. E' ora di una doccia veloce e di buttarmi a nanna. Per fortuna che nel bagaglio a mano avevo messo il necessaire per la prima notte e la prima giornata, nel caso mi avessero perso la valigia. Sono stanca morta, e' mezzanotte e mezza e sono sveglia da 24 ore precise. It's time to sleep. Domani e' il grande giorno, andro' a scuola a iscrivermi. Good night.......